Caratteristiche della ceramica

La parola “ceramica” deriva dal greco “kéramos” che significa “terra da vasaio”. Si tratta di un materiale composto inorganico, non metallico, molto duttile allo stato naturale e rigido dopo la fase di cottura. Grazie alla sua versatilità, con la ceramica si possono produrre una enorme varietà di oggetti quali stoviglie, oggetti decorativi, materiali edili, protesi mediche, rivestimenti ad alta resistenza al calore e molto altro.

Il colore del materiale ceramico varia, a seconda degli ossidi cromofori contenuti nelle argille (ossidi di ferro, da giallo, arancio, rosso a bruno; ossidi di titanio, da bianco a giallo), può venire smaltata e decorata

Vari tipi di ceramica

La grande famiglia delle ceramiche è divisa in due grandi sottofamiglie:le ceramiche a pasta compatta (grès e porcellane: dure, con bassa porosità e alta impermeabilità a gas e liquidi) e le ceramiche a pasta porosa (tenere e assorbenti come le terraglie: maioliche e terracotte o coccio). In particolare le terracotte o coccio, la cui cottura avviene a circa novecentocinquanta gradi, si riconoscono dalla loro colorazione che varia dal giallo al rosso mattone; se le terracotte o coccio vengono utilizzate sena rivestimento parliamo di vasi, brocche, tegole, coppi, mattoni, o altro; se invece sono rivestite parliamo di piatti, tazze da cucina e vasellame in genere. Il grès, che può essere anche porcellanato, bianco o colorato, cuoce a temperature tra i milleduecento e i millecinquecento gradi: è molto usato nei rivestimenti piastrellati). La porcellana è da considerarsi un livello di ceramica di più elevato valore per via della speciale lavorazione e della presenza del caolino (che conferisce alla porcellana proprietà plastiche notevoli e la classica colorazione bianca), della silice (o sabbia quarzosa che ha funzione sgrassante e permette la vetrificazione), dell'allumina (ossido di alluminio) e del feldspato (minerale scaglioso che diminuisce la temperatura della cottura dell'impasto a soli milletrecento gradi circa). L'argilla è molto malleabile per una presenza elevata di acqua nell'impasto. Prima della cottura è fragile, ma dopo la cottura a mille gradi circa è molto resistente.